Non Chiamateli Giochi: la Dama

La Dama è un gioco da tavolo tradizionale per due giocatori. La parola “Dama” proviene dal francese Dame per derivazione dal latino Domina, ed indica il “pezzo sovrano” e per estensione l’intero gioco. Le origini del gioco sono antichissime. Le ricerche archeologiche hanno confermato che già molti secoli prima dell’era cristiana esistevano giochi che utilizzavano tavola e pedine. Un completo di questo tipo di giochi (una tavola 3×6 con pedine rotonde), appartenente al periodo predinastico che termina nel 2900 a.C., è stato trovato in Egitto, nella città di El-Mahash.
I diversi pareri sull’esatta origine del gioco, però, sono discordanti. I giochi su tavola dell’antico Egitto sono stati spesso paragonati al gioco della dama, tuttavia non si è in grado di stabilire delle analogie fra l’antico gioco egiziano e quello della dama attuale. Alcuni ricercatori raccontano che sotto il nome di Petteia veniva giocato nell’antica Grecia; nel museo etrusco-gregoriano del Vaticano si trova un’anfora di Exekias (datata 530-525 a.C.) su cui sono raffigurati Achille ed Ajace seduti, mentre giocano. Altri studiosi fanno derivare la dama dal Ludus Latrunculorum della Roma di Cicerone; Marco Terenzio Varrone (116-27 a.C.) per primo menziona questo gioco.
Soltanto nel Medioevo la dama avrà modo di affermarsi. Apparsa nel secolo XI nel sud della Francia e diffusasi in tutto il territorio, nel XIII e XIV secolo ha proseguito la sua espansione nelle Fiandre e in Inghilterra, ove viene menzionata esattamente come Jeu de dame nel poema inglese “Sir Farumbras” del 1380, fino ad arrivare ai tempi moderni con la dama a sessantaquattro caselle che, seppur con regole diverse, si afferma in tutti i paesi.
La forma più diffusa, quella della “Dama Internazionale” a cento caselle, giocata con regole comuni in tutti i paesi e adottata dalla Federazione Mondiale (FMJD), venne ideata a Parigi agli inizi del 1700 con il nome di “Dama alla Polacca”; la sua prima descrizione si trova nella famosa “Enciclopedia” di Diderot del 1754.
In Italia il gioco della dama, pur conosciuto da tutti nella variante nazionale, è poco praticato e diffuso a macchia di leopardo. La versione internazionale (e la principale variante inglese) rimane pressoché sconosciuta, roba da addetti ai lavori, nonostante alcune nazioni l’abbiano ormai adottata integralmente. La dama, invece, è un gioco per tutte le età e per la semplicità delle regole e il naturale coinvolgimento nelle dinamiche di una partita è accessibile anche ai bambini; ha profonde tradizioni popolari, è ricco di fascino e di storia, un vero e proprio gioco transgenerazionale. In esso si fondono armoniosamente logica, intuito, velocità di analisi della mente, destrezza, memoria delle conoscenze e delle mosse, oltre all’estro personale. In quanto “Sport della Mente”, aiuta lo sviluppo sia di un’intelligenza logico-matematica, sia quella di tipo spaziale legata alla qualità della visualizzazione e dell’immaginazione, e infine l’intelligenza di tipo artistico.
Le principali differenze tra la dama italiana e la dama internazionale sono da ricercare nelle diverse damiere (a 64 caselle la prima, a 100 caselle la seconda), nel numero di pedine a disposizione ad inizio partita (12 per la versione italiana contro 20 per la versione internazionale), nel movimento e nella cattura dei pezzi avversari (nella versione internazionale la dama ha un movimento “lungo” simile all’alfiere negli scacchi e può effettuare prese multiple, le pedine pur muovendo solo in avanti possono catturare sia le dame che le pedine avversarie sia in avanti che indietro).
La dama Italiana è un gioco prevalentemente matematico, con analisi spinte in profondità. Per analisi si intende il prefigurarsi tutta una serie di mosse successive e le migliori risposte dell’avversario, spingendosi il più lontano possibile e con la massima precisione. La Dama Internazionale, invece, è un gioco più strategico, con analisi più allargate, ricco di combinazioni che sono funzionali alle linee strategiche. Resta immutato in entrambe le versioni lo scopo ultimo del gioco: catturare o bloccare per primi tutti i pezzi avversari.
La dama viene spesso accostata ai più celebri scacchi, ritenuta a torto inferiore rispetto al nobil giuoco. In realtà i due giochi non si possono paragonare. Nell’Ottocento Edgar Allan Poe cercò di spiegare nei Delitti della Rue Morgue questa distinzione, sostenendo come: «le superiori attitudini dell’intelletto riflessivo più chiaramente e con maggior pertinenza vengono messe alla prova dall’umile gioco di dama, che da tutta la vacua macchinosità degli scacchi». Per Poe, essendo il gioco degli scacchi molto più complesso della dama, a causa dei diversi movimenti dei pezzi, vince il giocatore che fa meno sviste, non dunque il giocatore più sottile bensì quello con la maggiore capacità di concentrazione, riconoscendo così alla dama una “purezza” intellettiva altrimenti sottovalutata.

– da AetnaNet del 2 Marzo 2012
– da Sotto Le 2 Torri – Il Foglio di Bologna n° 29 – Febbraio 2012 – Pagina 11

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Laboratorio di Dama & Scacchi

La Scuola Primaria “Topolinia School” di Acireale, nel corso dell’Anno Scolastico 2010/2011, ha organizzato tutti i mercoledì pomeriggio presso i propri locali il primo “Laboratorio di Dama & Scacchi”.
Il Laboratorio, iniziato l’1 dicembre 2010 e conclusosi il 18 maggio 2011, ha visto la partecipazione di 6 alunni del plesso, di età compresa tra i 5 e gli 8 anni, ed è stato suddiviso in due parti, rispettivamente per il gioco della Dama Italiana ed Internazionale (dicembre-febbraio) e degli Scacchi (marzo-maggio), per un totale di 20 lezioni (10+10) di 2 ore ciascuna in orario extrascolastico pomeridiano.

L’apprendimento e la pratica di queste due discipline rappresenta un mezzo per facilitare la maturazione dello studente e per accelerare la crescita delle facoltà logiche, divertendolo nello stesso tempo, favorendo la formazione della coscienza sociale attraverso il rispetto delle regole, l’accrescimento della correttezza, il rispetto dell’avversario, l’accettazione della sconfitta e l’adattamento alla realtà.

Momenti di gioco

L’attività, svolta con l’ausilio di specifici materiali tecnici e didattici, damiere e scacchiere da tavolo e supporti multimediali in Dvd, ha visto i giovanissimi allievi cimentarsi sin da subito con le regole e le tattiche della Dama a 64 caselle prima e 100 caselle dopo, per poi approdare alla pratica degli Scacchi cosiddetti ortodossi ed alla simpatica variante eterodossa del “Vinciperdi”.

Ottimo l’interesse, l’impegno e la partecipazione per tutta la durata del corso, arricchita dal notevole ricorso a sfondi integratori e tecniche fabulatrici e di coinvolgimento tra gli allievi e dal costante clima ludico messo in atto dall’Istruttore di base della FID ed Insegnante elementare della FSI, nonché docente di scuola primaria Christian Citraro.

Momenti di gioco

Venerdì 10 giugno scorso alle ore 19:00 sono stati consegnati agli allievi gli attestati di partecipazione in occasione della Festa di Fine Anno, durante la quale la Direttrice Didattica Agata Pennisi ha ribadito ai genitori ed alla nutrita platea l’importanza della pratica di queste discipline per lo sviluppo delle abilità matematiche e delle capacità logiche e di ragionamento.

Laboratorio di Dama

La Parrocchia del SS. Salvatore di Acireale, nell’ambito del Grest 2009, sotto il segno della continuità e per volontà del parroco Don Marco Catalano, avvalendosi dell’ausilio dell’Istruttore di Base della FID Christian Citraro, ha realizzato il “Laboratorio di Dama”, che ha visto la partecipazione di 10 allievi, di età compresa tra i 7 e i 13 anni, dal 15 luglio al 3 agosto, per un totale di 8 lezioni della durata di un’ora e mezza ciascuna.

Il gioco della Dama ha profonde radici nella cultura e nella tradizione nazionale. È un gioco popolarissimo che tramite la semplicità delle regole permette a chiunque di esprimere le proprie potenzialità, gratificati dal piacere dell’impegno mentale.

Il laboratorio ha affrontato le regole ed i principali temi tattici della conosciutissima “Dama Italiana” a 64 caselle e dell’inedita e sconosciuta “Dama Internazionale” a 100 caselle, con l’ausilio di materiali tecnici e didattici, damiere da tavolo e supporti multimediali in Dvd. Gli allievi, coinvolti sin dalle prime battute dal congeniale e già noto gioco della Dama Italiana si sono poi appassionati alla variante Internazionale, confrontandosi successivamente in un Torneo in modalità girone italo-svizzero, servito come verifica del percorso, vinto dal solito G.C.

Cartellone realizzato nell'ambito del Grest 2009

Cartellone realizzato nell’ambito del Grest 2009

Giovedì 6 agosto alle 20:00 grande Festa Conclusiva, durante la quale, alla presenza della comunità parrocchiale e dei genitori dei partecipanti, sono stati consegnati agli allievi gli attestati di partecipazione e la medaglietta ricordo del Grest, con la promessa di ripetere nella successiva edizione un nuovo ed interessante Laboratorio di “Giochi Astratti”, patrimonio universale di popoli e civiltà, per approdare, dopo Oriente (Go) ed Occidente (Dama), alla grande tradizione africana (Wari & Bao).